Tribunale Stato Vaticano: Milano (promotore di giustizia), le riforme nel pontificato di Papa Francesco

Vaticano, 18 febbraio 2017: inaugurazione dell’80° anno giudiziario del Tribunale di Stato

Nel corso della sua relazione odierna, Gian Piero Milano, Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha proposto diverse considerazioni “sulle più recenti riforme legislative e riferire sull’attività, nell’anno appena trascorso, degli organi giurisdizionali”. “Le riforme introdotte, o venute a compimento nel pontificato di Papa Francesco, hanno riguardato – ha affermato – prevalentemente il settore penale, in particolare le varie forme di criminalità finanziaria, di riciclaggio dei proventi di attività illegali, e di minaccia all’ordine pubblico internazionale. Si è trattato, per lo più, di un adeguamento normativo correlato ad obblighi derivanti da convenzioni internazionali sottoscritte dalla Santa Sede”. Nell’ampio capitolo dedicato specificamente alle riforme nell’attuale pontificato, ha chiarito: “A pochi mesi dall’inizio del pontificato di Papa Francesco la legge n. VIII dell’11 luglio 2013, recante ‘norme complementari in materia penale’, dà una decisa accelerazione alle riforme penali, in attuazione di obblighi derivanti da trattati internazionali ratificati dalla Santa Sede. Vengono introdotte nuove figure di reato o si ampliano specifici settori dell’ordinamento: tra questi vanno anzitutto segnalati i delitti contro la persona, nelle figure della discriminazione razziale in cui sono ricomprese tutte le forme di esclusione, restrizione o preferenze basate sulla razza, il colore, ascendenza, origine nazionale o etnica, nonché la tratta di persone e la tortura”.
“Particolare attenzione è dedicata alla declinazione dei delitti contro i minori”. Il “catalogo dei delitti contro l’umanità viene richiamato nella più ampia prospettazione”: il “genocidio” (che ricomprende anche le pratiche volte ad impedire le nascite in seno ai gruppi nazionali, etnici, razziali o religiosi), e altri delitti, “tra i quali la sterilizzazione forzata, lo stupro e altre forme di violenza sessuale, l’apartheid, la sparizione forzata delle persone”. “Sotto il titolo crimini di guerra, vengono catalogati i delitti in materia di terrorismo o eversione nelle varie forme – individuali o associate – in cui si sostanziano”.

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