Tribunale Stato Vaticano: Milano (promotore di giustizia), abolizione dell’ergastolo “in linea con magistero papale”

Vaticano, 18 febbraio 2017: inaugurazione dell’80° anno giudiziario del Tribunale di Stato

La relazione del Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, svolta oggi nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha elencato anche le novità circa i “delitti contro la sicurezza dello Stato”; per tale reato viene inserito un art. 116 bis rubricato “divulgazione di notizie e documenti”, con il quale, ha spiegato il giurista, “si sanziona la condotta di chi si procura illegittimamente o rivela notizie o documenti di cui è vietata la divulgazione; al riguardo è prevista un’aggravante – con pena edittale della reclusione da quattro a otto anni – nel caso in cui le notizie o i documenti divulgati concernano gli interessi fondamentali o i rapporti diplomatici della Santa Sede o dello Stato. Tale fattispecie è venuta di recente, per la prima volta, all’attenzione di questo Tribunale ed è stata risolta con una articolata sentenza, depositata nel dicembre del 2016 con interessanti elementi di novità e di approfondimento”. Milano ha ricordato, poi, l’abolizione, nel sistema giurisdizionale vaticano, della pena dell’ergastolo, sostituita con la reclusione da 30 a 35 anni. Il Promotore di Giustizia a tal proposito ha spiegato: “È la traduzione sul piano giuridico di un punto centrale del magistero di Papa Francesco, più volte intervenuto con accenti fortemente critici sulla inumanità di questa pena, da lui definita ‘una pena di morte nascosta’”.

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