Tribunale ecclesiastico pugliese: mons. Cacucci (Bari), “famiglia, sintonia tra diritto e pastorale”

Si svolge oggi a Bari l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale pugliese e di appello per l’Albania. La mattinata si è aperta con la messa nella cripta della cattedrale. Quindi, alle 11, in aula magna “E. Nicodemo” dell’Istituto di teologia ecumenica, ha portato il suo saluto mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, moderatore del Tribunale. È seguita la relazione sull’attività dell’anno giudiziario 2016 da parte di don Pasquale Larocca, vicario giudiziale del Tribunale pugliese. Quindi la prolusione di mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, sul tema “Rischiarare il cammino della famiglia: l’Amoris laetitia, parola della Chiesa al nostro tempo”. Nel suo intervento, mons. Cacucci ha affermato: “Il solenne atto inaugurale che oggi celebriamo, oltre a rappresentare un rito ormai consolidato negli anni, mi offre la possibilità di esprimere sincera gratitudine a quanti, con discrezione e laboriosità, operano per il bene dei fedeli”. E, a proposito dell’intervento di mons. Luigi Renna, sulla famiglia, ha specificato: “Il suo contributo, in questa cerimonia, sarà espressione di quella sintonia tra diritto e pastorale così intensamente auspicata dai padri sinodali e felicemente confluita nella recente riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio, promulgata dal Santo Padre ed entrata in vigore nel dicembre 2015”.
“In piena sintonia con le indicazioni pontificie, la Chiese universale – ha affermato Cacucci – si sta seriamente interrogando su come rendere sempre più tangibile ‘la gioia dell’amore che si vive nelle famiglie’, così come esordisce l’ultima esortazione apostolica di Francesco, Amoris laetitia. Non si tratta semplicemente di un annuncio ricco di concetti astratti seppur fascinosi: il pontefice ci chiede di entrare nella ‘carne viva’ delle famiglie, per offrire a tutti itinerari di speranza e proposte concrete per realizzare al meglio il grande progetto di amore che ha il suo fondamento ultimo nella Trinità”.

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