Papa a Castelverde: don Rondinelli (parroco), “per noi è un regalo poter stare a contatto con lui”

Roma, 13 febbraio: parrocchia Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù a Castelverde di Lunghezza. Il parroco don Francesco Rondinelli (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La sua venuta tra noi è una grande grazia, anche se non dirà una parola. Per noi è già un regalo poter stare a contatto con lui”. Così don Francesco Rondinelli, parroco di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù a Castelverde di Lunghezza, commenta l’attesa per la visita che Papa Francesco compirà domani, domenica 19 febbraio, alla parrocchia a lui affidata. In un’intervista al Sir, don Rondinelli rivela che “non so cosa dirò al Papa”. “Lui è sempre spontaneo, anche io farò così”, prosegue il sacerdote, convinto che domani il Papa sarà il “padrone di casa” azzardando che “lui qui si sente a casa”. In questa parrocchia di periferia, “c’è tanto” riconosce don Rondinelli, riferendosi ai parrocchiani e alla “generosità di gente semplice”. “Quando ho chiesto loro un aiuto per preparare al meglio l’accoglienza del Papa – spiega – sono stato quasi preso d’assalto dai tantissimi volontari che si sono offerti di aiutarmi”. Nella sua visita, Papa Francesco incontrerà i bambini del catechismo, i malati, le famiglie, i poveri, i giovani. “Sta a noi, padri della comunità, creare un po’ di comunione”, riconosce il parroco, secondo cui “i gruppi parrocchiali portano avanti le varie attività su binari diversi, paralleli: il rischio è quello di una pastorale a compartimenti stagni, ma il corpo di Cristo è uno”. Anche Castelverde di Lunghezza accoglierà il Papa con affetto, perché, assicura il parroco, “è innamorata di Francesco”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy