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(Strasburgo) Migliorare la capacità di azione dell’Ue, ristabilire la fiducia dei cittadini nel progetto europeo, rendere l’economia della zona euro più resistente agli shock esterni: in queste tre direzioni si orientano altrettante risoluzioni del Parlamento europeo, che vengono discusse oggi nell’emiciclo di Strasburgo e che saranno votate giovedì. Si tratta di un ulteriore tentativo di risposta alla crisi dell’Ue e ai populismi. Inoltre i testi vorrebbero costituire un contributo di riflessione in vista del summit che si terrà a Roma il 25 marzo in occasione del 60° dei Trattati. “La prima risoluzione, redatta dagli eurodeputati Mercedes Bresso ed Elmar Brok, si concentra – spiega una nota dell’Euroassemblea – sulla valorizzazione del Trattato di Lisbona, indicando i vantaggi dei metodi di lavoro comunitari rispetto a quelli intergovernativi”. La seconda risoluzione, redatta da Guy Verhofstadt, “rileva che le varie crisi hanno dimostrato la tendenza attuale dell’Ue a non rispondere in modo efficace e con sufficiente rapidità. Nel testo, si analizza la possibilità di muoversi al di fuori degli strumenti attualmente a disposizione, avviando una profonda riforma del Trattato di Lisbona”. La terza risoluzione, redatta da Reimer Böge e Pervenche Berès, affronta la mancanza di convergenza, di cooperazione politica e di politiche di “ownership” nella zona euro.