Giovani: Truffelli (Ac), porsi in ascolto e riflettere su “mobilità-immobilità” in preparazione di Settimane sociali e Sinodo

“La nostra riflessione nasce a partire da diversi spunti”. Esordisce così Matteo Truffelli, presidente dell’Azione cattolica italiana (Ac), inaugurando questo pomeriggio a Roma il XXXVII convegno Bachelet “Mobilità–immobilità. La società italiana per le nuove generazioni” (Roma, 10–11 febbraio) promosso, come di consuetudine, dall’Azione cattolica e dall’Istituto “Vittorio Bachelet” in memoria del presidente di Ac assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980. “Da una decina d’anni – spiega Truffelli – l’Istituto Bachelet dedica il proprio seminario di giugno a temi legati al contesto politico-sociale ma con particolare attenzione al mondo giovanile. Questo convegno intende essere quasi una sintesi degli spunti emersi nei diversi seminari degli anni scorsi, consapevoli delle urgenze poste a livello sociale, culturale, politico e anche ecclesiale”. Il soffermarsi sulla mobilità-immobilità, prosegue il presidente di Ac, “nasce dalla constatazione molto empirica della mobilità, sia giornaliera sia a più ampio raggio, di studenti e giovani lavoratori alla quale però corrisponde una sostanziale immobilità sociale, ovvero l’incapacità di salire la scala sociale. L’altro grande tema che abbiamo a cuore è l’avvio del cammino che porterà al Sinodo del 2018 dedicato ai giovani. L’Azione cattolica starà naturalmente dentro questo cammino, ma oggi cominciamo a mettere insieme alcuni elementi per una Chiesa che voglia riflettere sulla vita dei giovani partendo proprio da loro”. In prospettiva anche l’appuntamento delle Settimane sociali (Cagliari, 26-29 ottobre 2017) dedicate alla questione del lavoro, “elemento significativo all’interno della condizione giovanile”.

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