Diocesi: mons. Lambiasi (Rimini), “a Natale accogliete un povero a pranzo”, così “la nostra casa diventa un presepe”

“Nel giorno di Natale accogliete un povero a pranzo, ciascuno a seconda delle propria possibilità. Anche un vicino di casa o un anziano che sta male o è solo. Se apriamo le porte, allora la nostra casa diventa un presepe, un nido caldo accogliente. In caso contrario, rischia di diventare un ambiente vuoto, formale e inutile”. È l’invito del vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, rivolto ai fedeli della sua diocesi, nell’intervista rilasciata al settimanale diocesano “Il Ponte”. “Misuriamo il Natale con una speciale cartina tornasole: l’incontro con i poveri. A questo Dio a cui non mancava nulla faceva difetto l’esperienza della povertà. Da ricco che era si è fatto povero, nascosto tra i poveri, per stare sempre in mezzo a noi – ha aggiunto il presule -. Attenzione dunque a non far diventare il Natale una festa romantica, dimenticando il povero, colui che trascorre la feste e le giornate sotto i ponti, o avvolto nei cartoni, o nel suo letto di ospedale curato, ma senza un parente o una persona cara che gli faccia visita. Natale è la festa della solidarietà con Dio: Dio si fa solidale con noi perché anche noi ci facciamo solidali con i fratelli più poveri”. Dal vescovo un messaggio chiaro, in particolare, per i giovani: “Non seppellitevi nei vostri stivali, non state lì a balconare, ma scendete per strada, valorizzate anche le vacanze di Natale per fare un po’ di bene”. Infine, un invito anche a realizzare il presepe. “Facciamolo il presepe, ci fa bene. Io ne sono un appassionato: in episcopio nel piccolo ingresso dell’appartamento del vescovo sono esposti tanti presepi provenienti da ogni parte del mondo”. Ma con un’avvertenza. “Se noi cristiani ci limitiamo a realizzare il presepe ma non facciamo della nostra abitazione una casa accogliente, che Natale vivremo?”.

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