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Irlanda: vescovi, siamo di fronte a scelta se “rispettare la dignità di tutti” o “ignorare questa sofferenza”

Segna un “fallimento collettivo della nostra società nel proteggere i più vulnerabili” il fatto che otto persone siano morte nelle ultime 12 settimane dormendo all’addiaccio in Irlanda. Lo affermano i vescovi dell’isola nel comunicato che conclude i lavori dell’assemblea plenaria che si è svolta il 5-6 dicembre a Maynooth . L’appello dei vescovi si rivolge a tutti ma “in particolare ai responsabili politici, perché s’impegnino nel costruire una società che dia la possibilità a tutti di vivere in una casa decente”. Gli aumenti, recentemente annunciati, sia dei costi energetici sia dei prezzi del trasporto pubblico “avranno ricadute sproporzionate sui poveri, gli emarginati e gli anziani”, mettono in guardia i vescovi. “Non è dignitoso accettare una versione della società irlandese in cui una famiglia vive in un B&B, un ostello o una camera d’albergo affollate; che una persona dorma davanti a un negozio in un centro città; o una coppia di anziani sopravviva senza poter riscaldare la propria casa”. In un’Irlanda che “si sta avvicinando alla piena occupazione”, si pone quindi la scelta se “rispettare la dignità di tutti” o “ignorare questa sofferenza”. Denunciano i vescovi: “I senzatetto, le condizioni abitative povere e la povertà energetica sono in gran parte conseguenze di scelte politiche ed economiche: c’è qualcosa di strutturalmente sbagliato in una società che consente una tale negazione della dignità umana”.

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