Sicurezza: Istat, diminuiscono omicidi e rapine ma aumenta percezione del rischio criminalità. Prosegue declino partecipazione politica

In materia di sicurezza, l’Annuario statistico nazionale diffuso oggi dall’Istat certifica che nel 2015 i delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria sono in calo rispetto all’anno precedente (-4,5%). Si riducono omicidi volontari consumati (-1,3%) e tentati (-3,8%), violenze sessuali (-6,0%) e lesioni dolose (-3,2%). In diminuzione anche sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione (-10,3%), furti (-7,0%), rapine (-10,6%) e ricettazione (-7,6%) mentre sono in netto aumento le denunce per estorsione (+19,7%). Torna invece a crescere il numero dei detenuti nelle carceri italiane: nel 2016 erano 54.653, il 4,8% in più rispetto all’anno precedente, e aumentano le famiglie che indicano il rischio di criminalità come un problema presente nella zona in cui abitano, dal 30,0% nel 2014 al 38,9% nel 2016. Con riferimento alla giustizia, sono in calo i procedimenti civili pendenti (- 8,2% rispetto all’anno precedente) e si registra una lieve diminuzione della sopravvenienza (-1,2%) per i procedimenti penali in primo grado rispetto all’anno precedente.

Prosegue il declino della partecipazione politica. Tra il secondo semestre del 2016 e la prima metà del 2017 i cittadini italiani sono stati chiamati due volte alle urne. Al referendum costituzionale la partecipazione è stata del 65% dell’elettorato; alle amministrative del 60% al primo turno e del 46% al ballottaggio. Nel 2016 soltanto il 4,3% delle persone di 14 anni e più ha partecipato a cortei e appena lo 0,8% ha svolto attività gratuita per un partito.

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