Gentiloni: “rivendico il Rei e gli sgravi per il lavoro giovanile”

“Certo, è ancora insufficiente, ma tra tante promesse più o meno fantasiose il Reddito d’inclusione è finalmente una misura nazionale concreta”. Nella conferenza stampa di fine anno il premier Paolo Gentiloni “rivendica” l’introduzione del Rei come uno dei punti qualificanti del suo governo. “E rivendico anche gli sgravi per l’assunzione dei giovani, soprattutto al Sud”, ha aggiunto il presidente del Consiglio riferendosi alle misure contenute nella legge di bilancio. “Abbiamo recuperato un milione di posti di lavoro perduti – ha sottolineato Gentiloni – anche se c’è poco da rallegrarsi e da scherzare”, data la situazione in cui ancora ci troviamo. Il premier attende comunque di “poter misurare le ricadute sociali della crescita” che “è al doppio delle previsioni di appena un anno fa”. Gentiloni si è soffermato a lungo sulla legge di bilancio, affermando che “non era facile accompagnare la crescita rispettando le regole e non aumentando le tasse”. Tra i provvedimenti di maggior spicco, nella sua visione, il “gigantesco piano per l’innovazione d’impresa”, il cosiddetto “piano industria 4.0” che sta dando risultati importanti sul piano degli investimenti e della competitività delle imprese italiane, con cifre record per le esportazioni.
“Siamo tra i quattro-cinque giganti al mondo per l’export industriale”, ha precisato, lasciandosi andare eccezionalmente a una battuta: “A Roma direbbero ‘nun ce se crede’”.
Quanto al capitolo banche, Gentiloni ha difeso l’operato del suo governo. “Non abbiamo regalato soldi ai mariuoli”, ha sostenuto, ma “abbiamo difeso il risparmio” e impegnando “solo una frazione di quello che altri Paesi europei hanno speso per salvare le loro banche”.

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