Terra Santa: Salman (sindaco Betlemme), “la pace prevale se basata sul rispetto dei diritti, non sulla legge del più forte”

“Nonostante le risoluzioni dell’Onu manca la pace in Terra Santa e la Palestina è costretta a vivere sotto l’assedio israeliano”. Lo ha ricordato Anton Salman, sindaco di Betlemme, intervenendo alla conferenza internazionale per gli 800 anni della Custodia di Terra Santa, promossa dall’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa, aperta oggi, a Roma. “Dopo la dichiarazione di Trump (che riconosce Israele capitale dello Stato d’Israele, ndr) sono scoppiate nuove violenze. Trump viola il ruolo di mediatore che era stato assegnato agli Stati Uniti – ha affermato -. Gerusalemme è fondamentale per la costruzione della pace, è la chiave”. Secondo il sindaco, “l’imposizione di una parte in causa porterà all’odio e all’intensificazione del conflitto”. Ma “i conflitti vanno risolti attraverso dialogo sincero, rispetto e giustizia. Non con la violenza. La pace prevale se basata sul rispetto dei diritti, non sulla legge del più forte”. Poi, l’attenzione è rivolta ai frati. “Con il loro messaggio di misericordia, i francescani sono un esempio di tolleranza e di pace”, offrono “enormi servizi alla nostra comunità”. Il riferimento è all’“aiuto ai bisognosi, ai deboli e ai malati”. “Hanno offerto sostegno a pellegrini, hanno aperto scuole”. “Nella nostra regione convivono cristianesimo, islam e ebraismo – ha concluso Salman -, i fedeli a volte purtroppo si ignorano, altre volte entrano in conflitto nel nome di Dio. Ma la pietra fondante fu quella di san Francesco quando si è rivolto al sultano in maniera pacifica”.

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