Scuola paritaria: Fism, “disappunto e preoccupazione” per cancellazione contributo statale di 50 milioni e stanziamento 10 milioni

A seguito dell’esito dei lavori della Commissione bilancio della Camera e prima del voto in Aula sulla manovra finanziaria 2018, la Fism (Federazione italiana scuole materne) “esprime tutto il suo disappunto e la sua preoccupazione per la cancellazione del contributo statale di 50 milioni, destinati alle scuole dell’infanzia paritarie (Fism e comunali) – che costituì la positiva novità del 2017 – a cui si aggiunge anche il taglio dello stanziamento di 10 milioni”. E ciò, si legge in una nota, “contrariamente alle fondate aspettative di questi giorni, relativamente al recupero completo, quantomeno dei fondi stabiliti nel Bilancio del 2017, con particolare riguardo a quelli destinati alle scuole dell’infanzia paritarie”. Per la Fism “si deve riscontrare, ancora una volta, la sordità e l’insensibilità su questioni che interessano centinaia di migliaia di famiglie, visto che le scuole e le istituzioni educative associate alla Fism accolgono circa 600mila bambini da zero a sei anni”. “Le provvidenze economiche pubbliche richieste – prosegue la nota – non sono privilegi: sono finalizzate a garantire equità all’interno delle politiche scolastiche del nostro Paese”. La Fism ricorda che gli interventi statali nel bilancio Miur 2017 per le scuole dell’infanzia paritarie sono stati pari a 1,95 centesimi al giorno per bambino, mentre il costo bambino nella scuola statale è stato pari a 26,08 (spesa annua euro 5.739,17 – fonte Miur 2017), ed esprime “totale contrarietà al continuo allargamento del divario di retta a carico delle famiglie, in base al fatto che i figli frequentino la scuola dell’infanzia statale o quella paritaria”. “È questione – conclude – di equità sociale”.

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