Papa Francesco: alla Curia Romana, “l’unico interesse della diplomazia vaticana è di essere libera da qualsiasi interesse mondano o materiale”

“L’unico interesse della diplomazia vaticana è quello di essere libera da qualsiasi interesse mondano o materiale”. Lo ha detto il Papa, nella parte del discorso alla Curia Romana dedicata al rapporto di quest’ultima con le nazioni. “In questo campo gioca un ruolo fondamentale la diplomazia vaticana, che è la ricerca sincera e costante di rendere la Santa Sede un costruttore di ponti, di pace e di dialogo tra le nazioni”, le parole di Francesco: “Ed essendo una diplomazia al servizio dell’umanità e dell’uomo, della mano tesa e della porta aperta, essa si impegna nell’ascoltare, nel comprendere, nell’aiutare, nel sollevare e nell’intervenire prontamente e rispettosamente in qualsiasi situazione per avvicinare le distanze e per intessere la fiducia”. La Santa Sede, quindi, “è presente sulla scena mondiale per collaborare con tutte le persone e le nazioni di buona volontà e per ribadire sempre l’importanza di custodire la nostra casa comune da ogni egoismo distruttivo; per affermare che le guerre portano solo morte e distruzione; per attingere dal passato i necessari insegnamenti che ci aiutano a vivere meglio il presente, a costruire solidamente il futuro e a salvaguardarlo per le nuove generazioni”. “Gli incontri con i capi delle nazioni e con le diverse delegazioni, insieme ai viaggi apostolici, ne sono il mezzo e l’obiettivo”, ha ricordato il Papa: “Ecco perché è stata costituita la terza sezione della Segreteria di Stato, con la finalità di dimostrare l’attenzione e la vicinanza del Papa e dei superiori della Segreteria di Stato al personale di ruolo diplomatico e anche ai religiosi e alle religiose, ai laici e alle laiche che prestano lavoro nelle rappresentanze pontificie. Una sezione che si occupa delle questioni attinenti alle persone che lavorano nel servizio diplomatico della Santa Sede o che vi si preparano, in stretta collaborazione con la sezione per gli Affari Generali e con la sezione per i Rapporti con gli Stati. Questa particolare attenzione si basa sulla duplice dimensione del servizio del personale diplomatico di ruolo: pastori e diplomatici, al servizio delle Chiese particolari e delle nazioni ove operano”.

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