Papa Francesco: alla Curia Romana, “la Chiesa di Roma non sarebbe davvero cattolica senza le inestimabili ricchezze delle Chiese orientali”

“L’unità e la comunione che dominano il rapporto della Chiesa di Roma e le Chiese Orientali rappresentano un concreto esempio di ricchezza nella diversità per tutta la Chiesa”. Parola del Papa, che nel discorso alla Curia Romana ha sottolineato la necessità, nell’ottica del “primato diaconale”, di “approfondire e di revisionare la delicata questione dell’elezione dei nuovi vescovi ed eparchi che deve corrispondere, da una parte, all’autonomia delle Chiese orientali e, allo stesso tempo, allo spirito di responsabilità evangelica e al desiderio di rafforzare sempre di più l’unità con la Chiesa cattolica”. Il tutto, “nella più convinta applicazione di quella autentica prassi sinodale, che è distintiva delle Chiese d’Oriente”. “L’elezione di ogni vescovo deve rispecchiare e rafforzare l’unità e la comunione tra il Successori di Pietro e tutto il collegio episcopale”, l’indicazione di Francesco, secondo il quale “il rapporto tra Roma e l’Oriente è di reciproco arricchimento spirituale e liturgico”. “La Chiesa di Roma non sarebbe davvero cattolica senza le inestimabili ricchezze delle Chiese Orientali e senza la testimonianza eroica di tanti nostri fratelli e sorelle orientali che purificano la Chiesa accettando il martirio e offrendo la loro vita per non negare Cristo”, il tributo del Papa.

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