Yemen: Oxfam, popolazione condannata a morire di fame. Invito a donare e a sostenere un appello per la pace

A mille giorni dall’inizio di una guerra brutale lo Yemen è a un passo dalla carestia, con una popolazione che sembra condannata a morire di fame per il blocco dei principali porti a nord, che impedisce l’ingresso di cibo, carburante e medicine. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam attraverso il report “La crisi in Yemen: 1000 giorni di disastri“. Per sopravvivere oltre l’80% della popolazione (22,5 milioni di persone) dipende dall’importazione di derrate alimentari e, da quando la coalizione a guida saudita ha imposto il blocco, solo un terzo del cibo necessario raggiunge gente ridotta allo stremo: più di 7 milioni di persone non fanno un pasto decente da mesi. Una catastrofe umanitaria, in cui i prezzi dei beni alimentari sono aumentati del 28% da inizio novembre, impedendo definitivamente l’accesso al cibo alle fasce più povere della popolazione. Per la mancanza di carburante, inoltre, si vanno esaurendo le scorte di acqua potabile. I bambini non sanno se potranno proseguire gli studi con 1.600 scuole distrutte e adibite a rifugio per le famiglie sfollate o usate dalle parti in conflitto. Anche i matrimoni precoci sono aumentati dall’inizio della guerra: tra il 2016 e il 2017 è salita dal 52% al 66% la percentuale di ragazze al di sotto dei 18 (anche di 8 – 10) costrette a sposarsi per ridurre il numero di familiari a carico o avere una fonte di reddito per nutrire il resto della famiglia e pagare i debiti. “Lavoriamo in Yemen da oltre 30 anni – afferma Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – ma questa è certamente la peggiore crisi mai affrontata nel Paese”. Fondamentale porre fine al blocco. Intanto Oxfam invita a fare una donazione per Natale e lancia un appello ai capi di stato e di governo e al Consiglio di sicurezza dell’Onu per arrivare alla pace il prima possibile. Utilizzando l’hashtag #withYemen, sarà possibile sostenerlo.

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