Terra Santa: mons. Pizzaballa, “pellegrini raddoppiati. Crisi presente su Gerusalemme non li spaventi”

Il raddoppio della presenza dei pellegrini in Terra Santa, la riorganizzazione e ristrutturazione amministrativa del Patriarcato, condotta con la società di consulenza “Deloitte”, gli avvicendamenti consistenti nel personale religioso e nell’amministrazione, l’avvio di un ufficio pastorale che aiuti i vescovi e i sacerdoti, la scelta della famiglia come tema da seguire per la pastorale: sono questi alcuni dei punti evidenziati dall’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, nel messaggio letto durante la tradizionale conferenza stampa di Natale che si è svolta stamattina a Gerusalemme. L’arcivescovo, soffermandosi sull’ambito strettamente ecclesiale, ha comunicato che “la ristrutturazione amministrativa proseguirà per tutto questo anno pastorale” e che sul tema della famiglia saranno focalizzati argomenti quali “la preparazione al matrimonio, accompagnamento delle giovani coppie, educazione alla genitorialità, formazione”. Mons. Pizzaballa ha inoltre reso noto di aver cominciato da Gaza le visite alle parrocchie e alle comunità religiose della diocesi. “Abbiamo assistito a quasi un raddoppio della presenza dei pellegrini in Terra Santa – ha poi rivelato l’amministratore apostolico – ci auguriamo che la presente crisi su Gerusalemme non spaventi quanti hanno deciso di venire in Terra Santa. La presenza dei pellegrini, oltre ad essere una importante esperienza di fede, è anche una bella espressione di solidarietà ai tanti cristiani e non, che lavorano nell’ambito del turismo religioso. In Giordania vi è serenità. Invitiamo dunque i pellegrini a visitare la Terra Santa e la Giordania senza timore, perché non vi è alcun pericolo”. Particolarmente significativo, infine, è stato “il miglioramento nelle relazioni tra le Chiese cristiane, suggellato dall’inaugurazione della restaurata Edicola del S. Sepolcro lo scorso mese di marzo. Un evento che – ha concluso il presule – qualche anno fa sarebbe sembrato di impossibile realizzazione e che ha invece segnato un punto di non ritorno nelle nostre relazioni interne”.

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