Terra Santa: mons. Pizzaballa, “la fame di dignità non spegne la nostra gioia”

“La salvezza di Dio non è un pacchetto già pronto, non qualcosa di già fatto, ma un continuo ricominciare, un sempre nuovo mettersi in cammino dietro di Lui”. È quanto afferma l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, nel messaggio letto durante la tradizionale conferenza stampa di Natale che si è svolta stamattina a Gerusalemme. Dopo aver ripercorso i principali eventi del 2017 che hanno segnato la vita della comunità ecclesiale locale, l’arcivescovo ha voluto ribadire l’importanza del Natale, momento in cui, ha spiegato, “Dio si affaccia ed entra nella storia dell’uomo con un semplice annuncio di gioia e non di giudizio”. E la gioia di Dio è “una gioia incarnata” che “passa per le cose semplici della vita. Non c’è gioia se non c’è vita, la vita umile di gente normale: una madre, un padre, un figlio”. La gioia di Dio è anche “salvezza: questo Bambino, che i pastori vedranno se si metteranno in cammino, è il Salvatore”. E salvezza, ha aggiunto mons. Pizzaballa, “è possibilità di ricominciare sempre. Salvezza è possibilità che tutto sia trasformato: il buio in luce, il male in bene, il dolore in gioia, l’egoismo in amore, la morte in vita. Le difficoltà di questi giorni, le difficoltà di sempre, la sete di giustizia, la fame di dignità – ha concluso – non ci impediscono di ricominciare, non spengono la nostra gioia, né la nostra determinazione a collaborare per migliorare il nostro mondo, a lavorare a difesa della vita, quella semplice dei nostri fedeli, delle nostre famiglie e delle nostre comunità religiose”.

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