Procreazione assistita: Rapporto Giovani 2018, il primo consiglio ad amici gay è puntare su vita di coppia senza figli

Puntare su una buona vita di coppia anche senza figli. È il principale suggerimento che i giovani del nostro Paese darebbero ad un amico/a omosessuale che desidera un figlio. È quanto emerge dalle prime anticipazioni di un’indagine su giovani e procreazione assistita, contenuta nel capitolo “La risposta all’infertilità di coppia nella percezione dei giovani italiani” del prossimo Rapporto Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, la cui uscita è prevista nella primavera 2018. La rilevazione, curata fra gli altri da Eugenia Scabini, professore emerito di psicologia sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente del Comitato scientifico del Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia, è stata avviata su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 2.256 giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni ai quali è stato chiesto di dare un consiglio ad amici, etero e omosessuali, che vorrebbero avere figli. L’80,4% degli intervistati non ha figli e, a fronte del 58% che non conosce persone che hanno fatto uso di tecniche di fecondazione assistita, il 39% ne conosce e il 2,1% ne ha fatto uso. Sei le opzioni proposte: cercare di avere una buona vita di coppia senza figli, ricorrere solo alla fecondazione omologa (solo per le coppie eterosessuali), ricorrere anche alla fecondazione eterologa, all’adozione, all’affido, alla maternità surrogata. Agli amici omosessuali i giovani consiglierebbero di puntare sulla vita di coppia (40,2% per l’amico gay e 37,5% per l’amica lesbica), mentre solo il 22,5% darebbe lo stesso consiglio alle coppie eterosessuali. Il 35,7% suggerisce l’adozione alla coppie eterosessuali, il 44% ad un amico gay, il 35,9% ad un’amica lesbica.

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