Mostre: card. Parolin (Santa Sede) a Palidoro, “disegni che comunicano il mondo visto dai fanciulli”

Disegni che “comunicano il mondo visto dai fanciulli”: “un dono per i bambini al Papa” che ora può “diventare un dono per altri bambini”. Così il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha definito i disegni all’ospedale di Palidoro, esposti nella mostra “Caro Papa Francesco, ti regalo un disegno”, inaugurata ieri dal porporato. La mostra, che raccoglie i disegni donati al Papa dai bambini di cinque continenti, è frutto della collaborazione tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e La Civiltà Cattolica. “L’Ospedale avvia in tal modo un’iniziativa diretta al sostegno delle attività di cura sanitaria rivolte ai piccoli pazienti privi di copertura sanitaria e provenienti dai vari continenti”, ha detto Parolin: “ La Santa Sede, che ha a cuore il bene dei bambini, sostiene con gioia questo progetto”. “Nell’attività internazionale della Santa Sede un posto privilegiato occupa l’attenzione per i bambini e in tale ambito un compito di primo piano è svolto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che unisce la passione della carità all’intelligenza del sapere medico”, ha proseguito il segretario di Stato vaticano, secondo il quale “sostenere la sua azione significa allargare i confini della solidarietà, sia nell’accoglienza dei bambini provenienti da diversi Paesi del mondo, sia nella diffusione della formazione e del sapere”. Poi il riferimento alla sede di Palidoro, frutto dell’“intuizione profetica” di Paolo VI che nel 1978 – quasi 40 anni fa – affidava il centro, prima gestito dalla Pontificia Opera di Assistenza, alla direzione dell’Ospedale. “Possiamo leggere in quel gesto un’azione di discernimento per interpretare i segni dei tempi: dopo la scoperta del vaccino di Sabin e debellata la poliomielite, la struttura, dedicata alla cura di quella malattia, aveva bisogno di trovare una nuova vocazione”, il commento di Parolin: “Era una sfida importante che richiedeva investimenti economici e risorse umane competenti da indirizzare in un territorio isolato e periferico”. “Quella sfida di ieri, oggi, vede il germoglio di alcuni frutti”, ha concluso.

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