Integrazione: card. Bassetti, “non è assimilazione, ma condivisione di quello che abbiamo e che siamo “

“Integrazione non è assimilazione, ma condivisione di quello che abbiamo e che siamo nella nostra civiltà e nella nostra razza”. Lo ha detto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, intervenendo questo pomeriggio alla conferenza “Il nuovo volto dell’integrazione”, organizzata dalla Cisl, a Roma. “Lo ius soli non è solo un fatto anagrafico, ma è anche accettazione di una terra come propria patria, come propria dimora”. Più che di “ius soli”, il cardinale preferisce parlare di “ius culturae”, che “è più onnicomprensivo di un fatto culturale e di valori morali. Questo patto va favorito”. Secondo il card. Bassetti, “l’integrazione deve nascere da valori comuni europei che devono essere condivisi”. “Sono fiero – ha aggiunto – di quello che sta facendo l’Italia, ma quante volte abbiamo notato la sua solitudine. Non si può lasciare sulle spalle di un solo Paese una situazione così difficile da gestire. L’Europa deve pensare a una integrazione con regole comuni”. Infine, il presidente della Cei ha richiamato, con le parole di Papa Francesco, quanto sia importante “accogliere, integrare, accompagnare e sostenere”. “Se accogli una persona e la metti in panchina non sei un Samaritano che si china su di lui. Una persona va accolta, ma anche integrata. E poi va accompagnata. Va creata unità, portata concretezza nel valore educativo e formativo. Perché una persona non può affrontare da sola le difficoltà che oggi si incontrano”.

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