Ue: sicurezza prodotti nel mercato unico. Due proposte legislative della Commissione per tutelare i consumatori

(Bruxelles) La Commissione ha presentato oggi due proposte legislative finalizzate a “rendere più facile per le imprese, in particolare le Pmi, vendere i propri prodotti in Europa” e a “rafforzare i controlli da parte delle autorità nazionali e dei funzionari doganali per impedire la vendita ai consumatori europei di prodotti non sicuri”. Jyrki Katainen, vicepresidente dell’esecutivo, ha spiegato: “Il mercato unico con 500 milioni di consumatori rappresenta un grande successo per l’Unione europea. Oggi compiamo un altro passo avanti per eliminare gli ostacoli, rafforzare la fiducia e consentire alle nostre imprese e ai consumatori di trarne il massimo vantaggio”. Le iniziative legislative riguardano in particolare due aspetti della libera circolazione delle merci nell’Ue. Anzitutto rendere più facile la vendita di un prodotto in un altro Stato membro con il principio del “reciproco riconoscimento”; esso “garantisce che i prodotti che non sono soggetti a una regolamentazione a livello dell’Ue possano, in linea di principio, circolare liberamente all’interno del mercato unico se sono legalmente commercializzati in uno Stato membro. Questo principio dovrebbe consentire ai fabbricanti di vendere i loro prodotti in Europa, senza sottostare a ulteriori prescrizioni”. Non sempre tuttavia tale principio funziona come dovrebbe. “Nella pratica, le imprese che intendono vendere prodotti come calzature, stoviglie o mobili in un altro Stato membro si trovano spesso a dover affrontare ostacoli, ritardi e costi supplementari”.
Per applicare il principio in modo più rapido, più semplice e più chiaro, la Commissione propone un nuovo regolamento sul reciproco riconoscimento delle merci. In secondo luogo la Commissione vuole rafforzare i controlli delle autorità nazionali volti a “garantire che i prodotti siano sicuri e conformi alle norme”. Sono ancora troppi, secondo uno studio di Bruxelles, i prodotti non sicuri e non conformi venduti sul mercato dell’Ue: ad esempio, risulta dalle ispezioni che il 32% dei giocattoli, il 58% dei dispositivi elettronici, il 47% dei prodotti da costruzione e il 40% dei dispositivi di protezione individuale non soddisfano i requisiti in tema di sicurezza o di informazioni ai consumatori previsti nella legislazione comunitaria. Elzbieta Bieńkowska, commissaria al mercato interno, ha aggiunto: “Il mercato unico si fonda sulla fiducia. I consumatori devono avere la sicurezza che i prodotti che usano rispettano gli stessi standard qualunque sia la loro provenienza e le amministrazioni pubbliche devono poter contare sul fatto che i prodotti in vendita sui rispettivi mercati nazionali sono sicuri per i loro cittadini. La fiducia minata dagli scandali delle protesi mammarie e del dieselgate va ora ricostruita con controlli più rigorosi a tutto campo”. Le proposte della Commissione passano ora al vaglio di Parlamento e Consiglio dei ministri Ue.

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