Diocesi: Milano, Fondo “Diamo lavoro” aiuterà anche i giovani “Neet”. Nuove regole per accedere agli aiuti

Il Fondo “Diamo lavoro” aiuterà anche i giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet: Not in Education, Employment or Training. Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. A fine novembre il Consiglio di gestione del Fondo ha adottato nuovi criteri di selezione, allargando la platea dei potenziali beneficiari. Grazie a questa riforma anche i giovani disoccupati di età compresa tra i 18 e i 24 anni che vivono a casa dei genitori potranno accedere direttamente agli aiuti. “Fino ad ora la domanda al Fondo poteva essere presentata solo dal capofamiglia – ha chiarito Gualzetti – anche per i figli conviventi. Costoro potevano ottenere la borsa lavoro per il tirocinio, ma l’accesso alla misure era mediato dai loro genitori e comunque sempre valutato nel contesto familiare. Ora invece potranno essere i giovani a farsi avanti e a concordare con gli esperti del lavoro il progetto individuale di riqualificazione professionale”. “Siamo in una fase complicata, l’osservazione sul campo e i dati dei più autorevoli centri di ricerca da tempo segnalano un’emergenza povertà tra i giovani. Vogliamo dare una risposta più diretta e più efficace a loro”, ha aggiunto Gualzetti. “La crisi sarà alle nostre spalle davvero solo se ridurremo la disoccupazione giovanile”.
L’attenzione del Fondo “Diamo lavoro” per i giovani è testimoniata anche dai workshop “I mestieri segreti del cinema” che si sono conclusi oggi con l’ultimo incontro svoltosi nelle sede di Caritas Ambrosiana. Realizzato da Fondazione Ente dello spettacolo, nell’ambito del progetto Pro-fondo Milano, finanziato dalla Siae con il bando “S’illumina”, il corso è stato frequentato da 100 giovani, tra i 16 e i 30 anni, selezionati dalla Fondazione San Carlo e Fondazione Clerici, specializzate nelle formazione professionale rivolta a fasce disagiate.

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