Natale: mons. Mansi (Andria), “non è la festa di una visita estemporanea, ma di una presenza”

foto SIR/Marco Calvarese

“Quella del Natale non è la festa di una visita estemporanea, ma di una presenza”. Lo scrive nel suo messaggio alla diocesi il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, che presiederà in cattedrale sia la messa della notte di Natale sia il pontificale, il 25 dicembre. “Al di là degli aspetti romantici e commerciali, noi celebriamo il mistero dell’infinito amore di Dio per la nostra umanità”, aggiunge il vescovo. “Un amore che si è manifestato in tanti modi, ma che trova il suo culmine nel fatto che, quando giunse la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio in mezzo a noi perché diventasse uno di noi”. Una presenza, prosegue mons. Mansi, che rende “la nostra una umanità visitata, anzi abitata da Dio”. Il vescovo sottolinea inoltre che “dinanzi ai venti di male, di violenza, di cattiveria che spirano da ogni dove, la risposta di Dio non è un rifiuto sdegnoso di quello che siamo, ma un continuo, anzi un eterno ritorno di fiamma”. E lo sostiene fino alle conseguenze estreme. “Se il mondo non è ancora saltato in aria per le infinite contraddizioni della storia umana, è proprio perché dentro a questa storia c’è una presenza misteriosa ma amorevole e provvidente. Ed è la presenza di Dio stesso, presenza amorevole, paziente, misericordiosa e incoraggiante”. Infine, mons. Mansi rivela il suo “grande sogno”: “Sapere che tutti i fratelli e sorelle, che il Signore mi ha affidato, possano vivere il Natale con questo spirito autentico, riscoprendo la gioia, lo stupore, la meraviglia di vedersi amati così tanto dal Signore. E riscoprendo così la gioia di rispondere a questo amore divino con il nostro”.

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