“Le vicende giudiziarie di queste ultime ore che hanno coinvolto anche alcuni dipendenti del San Camillo offrono occasione per ribadire che le Direzioni aziendali hanno garantito il massimo supporto e continueranno a farlo in modo continuo alle azioni finalizzate alla trasparenza ed al rispetto della legalità”. È quanto dichiara, in una nota, Fabrizio d’Alba, direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, a seguito della conclusione da parte dei carabinieri delle indagini circa irregolarità nei padiglioni Casa Accoglienza e Marchiafava dell’azienda ospedaliera romana, contestando reati di truffa, frode nelle pubbliche forniture, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione. “Anche questa inchiesta infatti – come già accaduto per fatti analoghi accaduti nei mesi scorsi – ha preso il via nell’estate del 2016 su denuncia dell’Azienda a seguito di una serie di controlli interni avviati dopo il parziale cedimento del tetto di una nostra struttura”. Secondo d’Alba, “le attività di controllo e verifica hanno rappresentato gli elementi portanti per il lavoro svolto dall’autorità giudiziaria”. “Per vicende analoghe – conclude il direttore generale – sono stati individuati ed allontanati con licenziamento i dipendenti responsabili di condotte illegali. E questo ancor prima che intervenisse l’autorità giudiziaria con la quale collaboriamo in modo costante”.