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Irlanda: richiesta di referendum per estendere l’aborto. Fafce, “attacco alla vita”

“Profonda preoccupazione” esprime la Federazione delle associazioni di famiglie cattoliche in Europa (Fafce) insieme all’irlandese Family Solidarity, dopo che il 13 dicembre il Comitato speciale del Parlamento irlandese ha approvato la mozione che chiede di abrogare, mediante referendum, il cosiddetto “VIII emendamento”, che “riconosce il diritto alla vita per il bambino non nato e l’eguale diritto alla vita della madre” e una serie di mozioni legate alla depenalizzazione dell’aborto e all’introduzione dell’interruzione di gravidanza senza restrizioni fino alla 12ª settimana. “Un attacco senza precedenti alla vita giusta è in corso in Irlanda, per ragioni meramente ideologiche” sulle cui conseguenze “tutti i cittadini sono invitati a riflettere” perché è un attacco al “diritto alla vita”, si legge in una dichiarazione Fafce diffusa oggi. L’introduzione dell’emendamento nel 1983 “secondo alcune stime ha salvato oltre 100mila vite di neonati” e ha fatto diventare l’Irlanda “un campione internazionale nella difesa della vita, con elevati standard di salute pubblica e con il più alto livello di salute materna”. Il sostegno del Fafce va “alle organizzazioni veramente pro diritti umani, alle agenzie pro-vita e ai cittadini” che si battono “con coraggio per i diritti dei più deboli, i non nati”. Il Fafce augura inoltre che “nel 2018 l’Irlanda continui a garantire, difendere e rivendicare il diritto alla vita” e che nel referendum essi “votino in misura schiacciante per mantenere l’VIII emendamento”.

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