#InnovazioneItalia: Agi/Censis, 57,9% degli italiani fiducioso su vantaggi innovazioni ma 37,8% teme per lavoro

Il 57,9% degli italiani si dimostra fiducioso sull’impatto delle innovazioni degli ultimi vent’anni sull’economia e sulla società; è consapevole che le trasformazioni in atto hanno generato effetti positivi ma non si nasconde alcuni problemi. Lo rivela il Rapporto 2017 Agi-Censis sulla cultura dell’innovazione che fotografa la “voglia di futuro” degli italiani e viene presentato questa mattina alla Camera dei deputati con la presidente Laura Boldrini, il segretario generale del Censis Giorgio De Rita e il direttore di Agi Riccardo Luna durante l’evento “#InnovazioneItalia: storie, idee e persone che cambiano il mondo” promosso da Agi. Per il 51,4% degli italiani i processi di innovazione hanno prodotto nuovi divari sociali, mentre il 47,8% è convinto che abbia contribuito a ridurli. A temere soprattutto i ceti sociali più bassi (66,7%). Per quanto riguarda l’occupazione, il 37,8% degli italiani è convinto che processi di automazione sempre più spinti e pervasivi determineranno un saldo negativo di posti di lavoro, mentre il 33,5% ritiene che genereranno nuove opportunità in uno scenario di nuovi lavori ancora inesplorato. E il 28,5% crede che a cambiare sarà più la tipologia di lavoro. Più preoccupati, anche in questo caso, gli italiani con un livello socio-economico e istruzione più bassi. Quasi 1 cittadino su 3 (30,1%) tra quelli che hanno avuto accesso ai servizi digitali, è convinto di non aver ottenuto nessun vantaggio sostanziale. In generale gli italiani sono favorevoli alla digitalizzazione della Pa, ma si aspettano una semplificazione delle procedure.

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