Immigrazione: Doxa, il 78% degli italiani si dicono “preoccupati” ma 7 su 10 aperti a accoglienza profughi

Quasi 8 connazionali su 10 sono “molto o abbastanza preoccupati” riguardo al fenomeno immigrazione. L’unica categoria in cui si registra un livello inferiore di preoccupazione è quella rappresentata dai laureati (64%%), contro una media nazionale del 78%. Ma lo spirito d’accoglienza non è in discussione: per 7 italiani su 10 chi scappa da guerre e terrorismo “va accolto”. È quanto emerge da una indagine realizzata dalla Doxa in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti che si celebra oggi.  Per l’80% degli italiani va fatta una netta distinzione tra profughi e immigrati regolari (da una parte) e irregolari (dall’altra). Con un picco dell’87% tra i residenti delle regioni del Nord-Est. Per il 44% dei connazionali “gli immigrati rappresentano una risorsa per il nostro Paese”. Una convinzione che pervade il 49% degli intervistati tra i 35 e i 54 anni d’età ossia la fetta più ampia della popolazione attiva italiana.
Risulta piuttosto contenuta l’idea secondo cui gli immigrati rappresentano una minaccia per l’occupazione. A pensarlo è meno di un italiano su tre. Con una differenza però piuttosto marcata tra Centro/Nord e Sud+Isole (30% vs. 39%). Il tasto dolente per gli italiani sul tema immigrazione risulta essere la questione sicurezza. Il problema più sentito su scala nazionale infatti è quello relativo all’ordine pubblico con il 60% del totale intervistati “molto o abbastanza preoccupato”. Solo i 15-34enni sembrano avvertire meno tale timore: in quella fascia d’età la preoccupazione scende al 50%. Mentre tra i 35-54enni il livello d’allarme sale al 64%. I più preoccupati sul fronte sicurezza sono gli abitanti del Nord-Est con un picco del 69%. E quelli dei centri urbani di taglia “media” ossia dai 10.000 ai 100.000 abitanti: 66%. Mediamente elevato infine risulta essere il livello di preoccupazione circa la diffusione di malattie dettata dalla presenza degli immigrati sul nostro territorio: la teme il 49% del campione, con forti differenze fra gli intervistati con laurea (25%) e quelli con licenza media inferiore (60%).

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