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Xenofobia e populismo: dal 21 al 24 maggio 2018 Vaticano e Wcc promuovono una conferenza mondiale

Una Conferenza mondiale per contrastare i fenomeni crescenti della xenofobia e del populismo. Si terrà il prossimo anno dal 21 al 24 maggio, in un luogo ancora da definire, e a promuoverla saranno insieme il Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale e il Consiglio mondiale delle Chiese, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Obiettivo della Conferenza – spiega al Sir mons. Bruno-Marie Duffé, segretario del dicastero vaticano – è partire dall’esperienza e dalle iniziative di accoglienza e solidarietà promosse dalle Chiese per arrivare a fare proposte concrete alla comunità internazionale, agli Stati e, quindi, ai responsabili politici. La Conferenza si concluderà, infatti, con un messaggio e un appello sulla cooperazione internazionale che veda impegnati insieme Stati, religioni e Chiese. È quanto emerge dall’incontro di riflessione e lavoro che si è concluso oggi, a Roma, al quale hanno partecipato i membri del Dicastero vaticano, del Wcc e rappresentanti di diverse Chiese, in vista e in preparazione della Conferenza internazionale. Il tema dell’incontro – spiega il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese – pone purtroppo una questione estremamente urgente: il crescente fenomeno del populismo: xenofobia e razzismo, stigmatizzazioni e addirittura vera e propria violenza contro i migranti. Lo vediamo in Europa, in Nord America, in molte realtà di tutto il mondo. Stanno prendendo vigore ideologie che cavalcano le paure, promuovendo politiche fondate sulla chiusura delle porte, dei confini. Un movimento di pensiero che certamente non è nuovo nella storia ma in questo tempo assistiamo a un suo rafforzamento. Ci stiamo, quindi, chiedendo perché sta succedendo e, soprattutto, cosa le Chiese possono fare insieme per contrastare questo atteggiamento e promuovere pratiche nuove fondate sui valori del rispetto per la dignità di ogni essere umano e sulla possibilità del vivere insieme”.

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