Natale: Schiavazzi (giornalista) a “La Vita in diretta”, triste che questa parola diventi sempre più rada

“La parola Natale è sempre più rada. È triste sentir dire ‘Season greetings’ e peggio la ‘Grande festa delle Buone Feste’”. Lo ha affermato ieri pomeriggio il giornalista Piero Schiavazzi intervenendo a “La Vita in diretta”, su Rai Uno, all’approfondimento condotto da Francesca Fialdini sul Natale “negato” all’Istituto statale “Italo Calvino” di Milano e alla scuola elementare “Aldo Moro” di Vallo della Lucania. “Dimmi in quale redazione un titolo come ‘Grande festa delle Buone Feste’ non sarebbe stato bocciato”, ha proseguito Schiavazzi rivolgendosi alla conduttrice. “Chiunque di noi l’avrebbe bocciato in riunione di redazione perché abbatteva lo share”. Il giornalista ha precisato anche che “la ‘Festa di Babbo inverno’, dell’accoglienza dell’inverno, ricordo – perché c’è un lapsus di memoria che nella scuola non è consentito – che è il modo in cui veniva chiamato il Natale durante le dittature comuniste dell’est sovietico”. Secondo Schiavazzi, “su questi temi si decide un cambio di civiltà. E quando ciò avviene, dura 3 o 4 secoli. Il Papa parla di colonizzazione ideologica”. “Natale – ha aggiunto – è una festa laica: è la festa di un Dio bambino che nascendo separato dal palazzo, fuori, separa la religione dalle istituzioni”.

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