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Ue: Barnier (negoziatore), “cerchiamo un accordo equo, ma dopo il Brexit il Regno Unito sarà un Paese terzo”

(Strasburgo) “Sul Brexit cerchiamo soluzioni razionali” e “ragionevoli” e l’accordo raggiunto nei giorni scorsi con Londra “è una buona base sui tre temi principali” – diritti dei cittadini, impegni finanziari del Regno Unito verso l’Ue, rapporti tra le due Irlanda – che “ora deve essere tradotta in un testo giuridicamente vincolante”. Michel Barnier è il capo negoziatore della Commissione europea per il Brexit. Alla vigilia del Consiglio europeo che dovrà formalizzare la prima parte dell’accordo con Londra per passare ai negoziati sui rapporti futuri tra le due sponde della Manica, mostra di non aver gradito le dichiarazioni del ministro britannico David Davis, che ha definito l’accordo May-Juncker “una dichiarazione d’intenti”. “Abbiamo il dovere di garantire i diritti dei 4 milioni di cittadini Ue che abitano e lavorano nel Regno Unito”, dice Barnier, “e quelli dei cittadini britannici che vivono” sul continente. “Ma – aggiunge – ci sono dei punti non negoziabili: le 4 libertà fondamentali dell’Ue” (libera circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e dei servizi), “il mercato unico, la legislazione Ue” in vigore nei Paesi membri. Infine aggiunge: “Cercheremo un accordo equo, ma è chiaro che il Regno Unito” dopo il Brexit “sarà un Paese terzo”.

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