Musica contro le mafie: don Ciotti (Libera), “Serve l’impegno del ‘noi’. Dobbiamo cambiare la storia, non subirla”

“Il problema della corruzione, della mafia, dell’illegalità è trasversale a tutto il Paese, e questo richiede l’impegno del noi”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, intervenuto alla seconda edizione di “5 giorni di musica contro le mafie”, evento nato in seno a Libera in corso a Cosenza. Davanti a oltre 400 studenti, don Ciotti, ha proposito del “cambiamento che sogniamo e desideriamo”, ha detto che “dobbiamo cambiare la storia, non subirla”. Per questo anzitutto “essere consapevoli è essere responsabili”. Infatti, “solo unendo le forze degli onesti si diventa una forza importante. Il primo dovere che abbiamo è di leggere le cose positive che ci sono, che sono un segno di cambiamento e di speranza. Esistono percorsi di dignità e valore”. Per don Ciotti, “oggi la malattia mortale nel nostro Paese è la delega, il continuare a credere che tocca sempre agli altri, è la rassegnazione e la sfiducia. Se ‘ndrangheta e corruzione trovano spazio è perché noi non ci siamo”. Cinque le parole chiave analizzate da don Ciotti, per il quale “la situazione non è semplice, la strada è in salita, non possiamo nascondere la realtà”.
Come risposta, il sacerdote invoca “continuità dei nostri impegni, corresponsabilità e coraggio di chiedere conto” e “la cittadinanza nell’impegno per il bene comune”. “Non dimentichiamo che l’esistenza di ognuno di noi trova senso nella condivisione e nella corresponsabilità”, ha detto. Un passaggio sulla politica, che “deve partire dalla vita concreta della gente. Abbiamo bisogno di una politica non condizionata dalle cricche e dagli interessi, perché politica significa etica della comunità e servizio. Al di là delle belle persone che ci sono, degli ottimi esempi, oggi c’è un divorzio tra politica e persone. La politica deve parlare con le persone, non alle persone”. Infine, una chiosa sulla “musica contro le mafie”: “l’arte può portare il suo contributo per riflettere e interrogarsi, per guardare intorno”.

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