Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Approvata in Senato la manovra 2018. Stop alle ricerche dell’equipaggio del sottomarino argentino

foto SIR/Marco Calvarese

Manovra 2018: via libera del Senato, ora il provvedimento passa alla Camera

Nella serata di ieri il Senato, dopo il sì alla fiducia sul maxi emendamento presentato dal governo, ha approvato la legge di Bilancio per il 2018 che ora passa ora all’esame della Camera dei deputati per il via libera definitivo. Il provvedimento ha ottenuto 136 voti favorevoli, 30 quelli contrari. Il testo verrà ora esaminato in seconda lettura alla Camera. L’iter dovrebbe iniziare martedì 5 dicembre con l’esame preliminare nella commissione Bilancio di Montecitorio. Il provvedimento potrebbe essere in Aula per l’approvazione definitiva il 19 dicembre. Tra le novità previste, il blocco dell’età pensionabile per 15 categorie di lavori gravosi, il sostegno ai “caregivers” che assistono famigliari non autosufficienti e il sostegno alle vittime di femminicidio e a chi non riesce a pagare l’affitto o le visite sanitarie.

Aggressione ad Ostia: fermato il complice di Roberto Spada

Secondo arresto per l’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e alla troupe della trasmissione televisiva “Nemo”, avvenuta lo scorso 7 novembre ad Ostia. Dopo il fermo di Roberto Spada, nella serata di ieri su richiesta della Dda della Procura di Roma, i carabinieri hanno arrestato Ruben Nelson Alvez del Puerto, uruguaiano di 28 anni, ritenuto dagli investigatori complice di Roberto Spada, attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo. Il giovane è indagato per lesioni aggravate e violenza privata, aggravati dal metodo mafioso, visto che anch’egli si sarebbe reso protagonista dell’aggressione con calci, pugni e schiaffi agli uomini della troupe televisiva.

Iran: terremoto di magnitudo 6 nella provincia di Kerman. Trema la terra anche in Papua Nuova Guinea

Un terremoto magnitudo 6.0 ha colpito nel prime ore di oggi l’Iran. Il sisma, che si è verificato alle 6.32 locali (le 3.32 in Italia) ha avuto ipocentro a 33 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita ad una sessantina di chilometri da Kerman, cittadina nel sud-est del Paese: la zona, molto popolata, era già stata interessata da un sisma magnitudo 5.2 nell’ottobre dello scorso anno. Al momento non si hanno notizie sulle conseguenze del sisma, ma l’elevata intensità fa temere danni gravi. Lo scorso 12 novembre furono 530 le vittime del terremoto magnitudo 7.2 al confine tra Iran e Iraq. La terra ha tremato violentemente anche nella costa nordest della Papua Nuova Guinea, dove si è registrata una scossa di di magnitudo 6 alle 12.50 locale (le 3.50 in Italia) una ventina di minuti dopo rispetto al sisma iraniano. In questo caso l’ipocentro è stato localizzato a circa 60 chilometri di profondità mentre l’epicentro a 60 chilometri a nord-nordovest di Finschhafen. Non è stata emessa alcuna allerta tsunami così come non sono emersi finora danni a persone o cose.

Argentina: la Marina militare, “finita la speranza” per l’equipaggio del sottomarino scomparso

Sono finite le speranze di salvare i 44 membri dell’equipaggio del sottomarino Ara San Juan, scomparso due settimane fa nell’Oceano Atlantico al largo della Patagonia. A confermarlo è stata la Marina militare argentina che ha spiegato che sarebbe stato già superato il tempo previsto dai protocolli internazionali. Anche Papa Francesco, in un messaggio all’Ordinario Militare dell’Argentina, mons. Santiago Olivera, e all’Angelus di domenica 19 novembre aveva espresso la sua vicinanza per le persone dell’equipaggio del sottomarino e per i loro famigliari, assicurando preghiere. “Il numero di giorni che servono per il salvataggio – ha spiegato Enrique Balbi, portavoce della Marina militare – è stato esteso più del doppio”. Da ora verranno programmate solo operazioni per il recupero del sottomarino.

Giappone: l’imperatore Akito abdicherà il 30 aprile 2019

L’imperatore giapponese Akito abdicherà il 30 aprile 2019 in favore del figlio maggiore, il principe Naruhito. A dare l’annuncio è stato il premier nipponico, Shinzo Abe, a seguito dell’incontro che ha avuto luogo venerdì al Consiglio della casa imperiale nella quale è stata presa la decisione. È la prima volta dal 1817 che un imperatore del Giappone decide di abdicare nell’esercizio delle sue funzione. La notizia non arriva però troppo a sorpresa: Akito, 83 anni, aveva già anticipato l’intenzione di ritirarsi a vita privata in un discorso nell’estate del 2016 esprimendo il desiderio di cedere il trono al figlio Naruhito, 57 anni. Nel dare l’annuncio, il premier Abe ha assicurato che “il governo farà ogni sforzo per assicurare che il popolo giapponese possa celebrare l’abdicazione dell’imperatore e la successione del principe coronato”. La famiglia imperiale giapponese è ad oggi la più antica monarchia ereditaria esistente al mondo senza aver subito interruzioni.

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