Rapporto Censis: gli italiani tra “coccole di massa” e rancore sociale

“Dopo gli anni del severo scrutinio dei consumi, torna il primato dello stile di vita e del benessere soggettivo, dall’estetica al tempo libero. La somma delle piccole cose che contano genera felicità quotidiana: è un coccolarsi di massa”. Lo afferma il Censis nel 51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Il 78,2% degli italiani si dichiara molto o abbastanza soddisfatto della vita che conduce. Del resto, osserva il Censis, “negli ultimi dieci anni, pur messe duramente alla prova dalla crisi, le famiglie hanno destinato ai servizi culturali e ricreativi una spesa crescente: +12,5% nel periodo 2007-2016, contro il -9,6% del Regno Unito, il -8,1% della Germania, il -7% della Spagna”. In un immaginario collettivo che “ha perso forza propulsiva”, al primo posto si collocano i social network (32,7%), seguiti dal posto fisso (29,9%) e dallo smartphone (26,9%). I tatuaggi e la chirurgia estetica superano la casa di proprietà e l’auto nuova.
Ma ovviamente il quadro è in chiaroscuro perché “non si è distribuito il dividendo della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore”. “La paura del declassamento è il nuovo fantasma sociale”, sottolinea il Rapporto, mentre anche il lavoro subisce una nuova polarizzazione che penalizza operati, artigiani e impiegati. Il risultato? Secondo il Censis “l’onda di sfiducia che ha investito la politica e le istituzioni non risparmia nessuno”: l’84% non ha fiducia nei partiti, il 78% nel governo, il 76% nel Parlamento, il 70% nelle istituzioni locali. E una forte maggioranza (60%) è insoddisfatta di come funziona la democrazia nel nostro Paese.

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