Papa Francesco: a convegno Paolo VI, “per costruire pace è necessario eliminare cause di discordia a cominciare da ingiustizie”

Il convegno “Paolo VI, il Papa della modernità: giustizia tra i popoli e amore per l’Italia” si pone “a cinquant’anni dalla promulgazione della Lettera enciclica Popolorum  Progressio, che volle essere un ‘appello solenne a una azione concertata per lo sviluppo integrale  dell’uomo’ e per ‘lo sviluppo solidale dell’umanità'”. Così Papa Francesco, nel Messaggio inviato ai partecipanti all’iniziativa promossa ieri mattina nella basilica di San Paolo fuori le Mura dalla cattedra di Diritto ecclesiastico dell’Università di Roma Tre in collaborazione con l’abbazia dei benedettini. “Tale richiamo – afferma il Pontefice, nel Messaggio, diffuso oggi dalla Sala Stampa Vaticana – risuona urgente anche ai  giorni nostri, mentre la povertà dilaga e la pace viene quotidianamente disattesa in molte parti del  mondo. Per costruirla, è necessario eliminare le cause di discordia, proprio ‘a cominciare dalle  ingiustizie’; la pace tra gli uomini, infatti, è ‘opera della giustizia’ (Gaudium et spes, 83;78)”. Di qui, per Francesco, l’attualità della riflessione al centro del convegno incentrata sulla “giustizia tra i popoli”. Il convegno mette a tema anche “l’amore per l’Italia”. “Amore e Italia – si legge ancora nel Messaggio – sono due parole felicemente accostate, sia per l’affetto discreto e attento che Paolo VI sempre dimostrò per l’amato Paese, sia perché l’anima più genuina del popolo italiano testimonia che la solidarietà e la prossimità sono fondamenti irrinunciabili della comunità umana. Sostengono infatti quell’autentico umanesimo, che è sempre moderno e che non dobbiamo stancarci di rielaborare e promuovere in ogni epoca, pena il degrado della nostra stessa dignità”.

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