Gemelline siamesi separate: Inserra (chirurgo), “il mio primo ringraziamento va a Papa Francesco”. “Cinque équipes hanno lavorato con una testa sola”

“Il mio primo ringraziamento va a Papà Francesco – e chiamarlo papà non è un errore – perché ci consente di lavorare in un ambiente che è più una famiglia che un istituto accademico”. A parlare è un emozionato Alessandro Inserra, direttore del Dipartimento chirurgico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che lo scorso 7 ottobre ha separato due gemelline siamesi di 17 mesi, Rayenne e Djihene, provenienti dall’Algeria e unite per il torace e per l’addome. Intervenendo oggi ad una conferenza stampa, Inserra ringrazia inoltre i “genitori che ci hanno dato fiducia”. Il terzo ringraziamento va “a tutti gli operatori del Bambino Gesù: i colleghi chirurghi, il personale infermieristico, i tecnici e i servizi che ci hanno supportato. L’intervento è stato effettuato da cinque équipes chirurgiche – un team multidisciplinare di 40 persone, diviso in due sale operatorie per la procedura di ricostruzione – ma è come se avesse lavorato una sola testa”, precisa. Ora le bambine “non hanno problemi funzionali e stanno bene. In futuro si dovrà intervenire nuovamente per correzioni di natura estetica, ma il loro percorso di crescita sarà normale”. E a margine confida ai giornalisti di parlare non solo da medico, ma anche da papà e da nonno: “Ciò che mi rende veramente emozionato in questo momento è vedere le bambine che sorridono e i genitori felici”. A quattro settimane dall’intervento, Rayenne e Djihene dormono e giocano ciascuna nel proprio lettino del reparto di chirurgia.

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