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Francia: Secours Catholique, rapporto sulle povertà. Emergenze casa e lavoro. E crescono i pregiudizi

Il Rapporto sulla povertà in Francia pubblicato oggi da Secours Catholique/Caritas Francia nelle sue 88 pagine analizza il volto della povertà rispetto all’occupazione e al reddito. Emerge che il 17% di chi chiede aiuto ha un lavoro (e per il 75% si tratta di francesi), ma con un reddito inferiore a 800 euro mensili, il 38% è disoccupato (con indennizzo statale tra i 530 e i 600 euro mensili) e inattivo è il 48% circa, percentuale in crescita. La soglia di povertà è stabilita a 1.015 euro mensili, ma chi chiede aiuto ha un reddito medio di 548 euro. Cresce la fetta di persone che vivono in un “alloggio precario” (amici, roulotte, strada, centro d’accoglienza): si tratta del 27% delle persone, in maggioranza stranieri, e cresce anche chi non riesce più a pagare l’affitto, questo perché sta crescendo il prezzo dei beni di consumo, spiega il Rapporto. A completare le numerose tabelle e infografiche, una serie di proposte politiche che Secours Catholique avanza per arginare gli squilibri più gravi che incontra nel suo operato e 8 schede per “combattere i pregiudizi” che circondano la povertà e per rispondere alle obiezioni più comuni, del tipo “il lavoro c’è basta cercarlo”, “gli immigrati impoveriscono il nostro sistema sociale”, “fanno figli per aver diritto alle case popolari”. Questo nell’intento di denunciare accanto alla povertà anche “la stigmatizzazione delle persone e famiglie in precarietà”.

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