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Europa-Africa: dichiarazione Comece e Secam per vertice Abidjan. Economia, “fuga dei cervelli”, migrazioni, libertà di religione

(Bruxelles) C’è la necessità che “le politiche pubbliche permettano il fiorire degli investimenti privati” e che si coordinino “progetti di grandi infrastrutture”; c’è bisogno di “giustizia ed equità nel commercio di beni e servizi” e soprattutto delle risorse naturali, di “nuove imprese locali e sviluppo sostenibile dell’agricoltura” per arginare la “fuga di cervelli” dall’Africa. Questo scrivono il card. Reinhard Marx, presidente della Comece e l’arcivescovo Gabriel Mbilingi, presidente dell’organismo episcopale africano, il Secam, nella lunga dichiarazione in vista del summit. Rispetto al fenomeno migratorio, gli episcopati chiedono che il summit faccia “una forte dichiarazione congiunta sulla migrazione”, s’impegni “nella lotta contro il traffico di esseri umani”. All’Ue si chiede un “rafforzato impegno nei programmi per lo sviluppo sostenibile”. A preoccupare è anche “la mancanza di fiducia dei giovani europei e africani nelle istituzioni politiche e private”: “trasparenza e responsabilità” sono indispensabili per la partecipazione democratica. Vescovi di Africa ed Europa, uniti anche nell’eredità cristiana di cui i due continenti sono portatori, “riconoscono la propria responsabilità nel dialogo interreligioso” e ribadiscono che “la libertà di religione è un diritto fondamentale e un principio di fondo della politica”. Propongono infine, in vista di prossimi summit Ue-Ua, di dare vita a un dialogo tra leader politici e leader religiosi.

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