Criminalità organizzata: Libera, domani a Torino il convegno “Appalti, mafia e corruzione” apre le iniziative di “Piemonte in ascolto”

Prenderanno il via domani, a Torino, le iniziative di “Piemonte in ascolto”, appuntamento promosso da Libera come tappa di avvicinamento a “Liberaidee”, la nuova campagna di corresponsabilità contro le mafie e la corruzione che inizierà in primavera con un viaggio che attraverserà tutte le regioni d’Italia. Alle 9, presso il Politecnico di Torino, si terrà un convegno su “Appalti, mafia e corruzione” con la partecipazione di Chiara Appendino, sindaca di Torino, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Alberto Vannucci, docente dell’Università di Pisa e altri esperti. In serata, invece, alle 21, presso la Fabbrica delle “e”, in corso Trapani 91/b a Torino, Pif, don Luigi Ciotti e Gian Carlo Caselli si confronteranno sul tema della narrazione delle mafie. Poi fino al 22 novembre oltre 30 relatori – tra cui anche Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia – impegnati quotidianamente nella lotta alle mafie e alla corruzione, dialogheranno con centinaia di iscritti a “Piemonte in ascolto” nel corso di sei seminari di approfondimento, per condividere le buone prassi esistenti ed avanzare proposte per migliorare la capacità dello Stato e della società civile nel contrasto a questi fenomeni. Come spiegano i promotori, saranno “tanti gli appuntamenti che tratteranno il tema della corruzione in politica, dell’infiltrazione delle mafie negli appalti, di come vengono narrate le mafie, della situazione beni confiscati, degli ecoreati, dell’attività della società civile nel contrasto a corruzione e malavita”. Incontri, dibattiti, eventi culturali, iniziative sportive che coinvolgeranno Torino e provincia. “La conoscenza e l’approfondimento sono le colonne portanti per la creazione di strumenti e di una strategia di contrasto capaci di arginare l’avanzata di mafie e corruzione”, spiega Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, sottolineando che si tratta di “una necessità, soprattutto al Nord, dove ancora oggi questi fenomeni sono sottovalutati”.

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