(Milano) “La libertà per amare gratuitamente, la prontezza per apprezzare l’occasione presente, la preghiera per lasciarci istruire da Dio”. È questo l’”olio” (il riferimento è alla parabola delle vergini sagge e delle vergini stolte) di cui l’Università Cattolica deve dotarsi all’inizio di questo nuovo anno accademico. Sono queste le parole pronunciate da mons. Mario Enrico Delpini, arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Toniolo di studi superiori, in occasione della S. Messa per l’inaugurazione del 97° anno accademico dell’Università Cattolica, che si è tenuta questa mattina a Milano nella basilica di S. Ambrogio. “Si è addormentata – ha detto mons. Delpini – la vergine saggia del pensiero, demoralizzata dalla constatazione che le domande ultime e le argomentazioni rigorose risultino anacronistiche, impopolari e insignificanti. Si è addormentata la vergine saggia della ricerca, esasperata per la cronica mancanza di risorse e di incoraggiamento. Si è addormentata anche la vergine stolta della potenza tecnologica, esaurita per la corsa infinita e la concorrenza spietata. Si è addormentata la vergine saggia delle scienze sociali, travolta dall’imprevedibilità degli scenari inediti del mondo. Si è addormentata anche la vergine stolta del mercato e del commercio, umiliata dall’irrompere di poteri e capitali incontrollabili”. Da qui lo stimolo a “curare di avere abbastanza libertà per praticare un amore gratuito”, liberi “dal risultato immediato” e “dal guadagno materiale”, e a “curare di avere abbastanza prontezza” per ascoltare “la voce dello studente che cerca risposte”, “la voce degli eventi e delle sfide che irrompono dal presente inquieto e drammatico”. E di avere “abbastanza preghiera”, ha concluso l’arcivescovo, che dell’Università Cattolica fu studente, “per continuare a sperare anche se lo sposo tarda a venire”.