Germania e Austria: a Vienna e Magonza si rinnovano gli organi delle cattedrali

A Vienna, nella cattedrale di Santo Stefano, è iniziato lo smantellamento dell’organo in disuso dal 1991, costruito nel 1956 (il più grande d’Austria) sulle ceneri di quello distrutto durante la seconda guerra mondiale. L’obiettivo è di avere uno strumento musicale rinnovato e funzionale al servizio della liturgia per la Pasqua del 2020. La maggior parte delle migliaia di canne smontate vengono portate nella Rieger Orgelbau di Schwarzach, nel Voralberg, antica fabbrica di organi fondata nel 1846 e qui le canne saranno controllate, pulite e integrate in un nuovo progetto sonoro che restituirà un organo completamente rinnovato. “Le canne saranno impostate in modo diverso per irradiare meglio il suono nello spazio”, afferma il Domkapellmeister Markus Landerer. Nel frattempo a Mainz (Magonza, Germania) il vescovo Peter Kohlgraf con l’organista capitolare Daniel Beckmann terranno un concerto straordinario, il 12 novembre, per raccogliere fondi per il restauro e il rinnovamento integrale del famoso organo sinfonico del duomo, macchina unica nel suo genere per avere le quasi diecimila canne distribuite in tutto il duomo. L’ingresso sarà gratuito ma si chiedono donazioni per la realizzazione del nuovo organo della chiesa. L’attuale, inaugurato nel 1920, è uno dei più complessi organi d’Europa: ha registri sonori unici, compresa la “trombetta del cardinale”, aggiunta nel 2003 in occasione del ventennale di episcopato del cardinale Karl Lehmann.

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