Degrado ecologico: Piccinni (Fondazione don Tonino Bello), “intraprendere stili di vita in sintonia con il creato e in armonia con quanto ci circonda”

Di fronte al degrado ecologico “è necessario intraprendere modelli di vita nuovi o forse antichi, stili di vita in sintonia con il creato: ci possono venire in soccorso le culture delle cosiddette società primitive”. Ne è convinto Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello  di Alessano (Lecce) che sta promuovendo una serie di iniziative per i 25 anni della morte del Servo di Dio, il 20 aprile 2018. “Dobbiamo tenere insieme – dice Piccinni al Sir – tutto ciò che ci circonda: tutto ciò che ha rapporto con la biosfera, anche quando sembra inutile, non lo è. Anzi, prima o poi, lo riscopriamo molto utile”. Per il presidente della Fondazione, “tutto ha interesse, inter–esse, ossia tutto è relazionato”; per questo “va corretta anche la prospettiva dell’evoluzionismo ortodosso. A determinare l’evoluzione della specie non è tanto la forza bensì la complementarietà di una specie con l’altra”. Ne consegue che “superare il dualismo tra corpo e anima, materia e spirito, uomo e donna significa annullare quella violenza in germe che abita il nostro cuore, la nostra casa, la nostra città: il tutto all’insegna di una armonia cosmica con l’uomo, con il creato, con tutto ciò che ci circonda”. Il pensiero di Piccinni si rivolge a quindi a don Bello il cui “primo miracolo”, afferma, è stata la sua “umanità originaria”, un’umanità “cercata, voluta, fino all’ultimo giorno di vita perché mai ritenuta completata”. Don Tonino ha anticipato “le sfide della nostra società nel terzo millennio: accoglienza, migrazioni, Europa, Occidente, non violenza, dialogo tra religioni, Chiesa in uscita libera da ogni potere non solo temporale ma anche spirituale per essere compagna dell’uomo, testimone dello Spirito, strumento di pace e di salvezza per l’umanità” e, appunto “minaccia del degrado ecologico”.

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