Consiglio d’Europa: Muižnieks, appello alla Bosnia-Erzegovina. “Costruire una società libera dall’eredità della guerra”

“Le autorità della Bosnia-Erzegovina dovranno lavorare per una società più coesa e capace di liberarsi dall’eredità distruttiva della guerra”: lo afferma Nils Muižnieks, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, nella presentazione del suo rapporto dopo una visita effettuata a giugno nel Paese. “Questo – specifica – è particolarmente importante per i crimini di guerra e per preservare i diritti di tutti i civili vittime del conflitto, soprattutto i profughi all’interno del Paese e le famiglie delle persone scomparse”. L’auspicio del commissario Muiznieks è che le autorità di Sarajevo assicurino in modo particolare alle vittime di guerra che hanno subito violenze sessuali o torture, delle riparazioni adeguate. Con preoccupazione si nota che oltre 6.800 persone ancora risultano scomparse. Un sostegno particolare meritano anche le 50mila persone di sfollati interni. Le autorità dovrebbero “facilitare il ritorno sicuro di coloro che hanno il desiderio di farlo e assicurare il loro accesso ai diritti sociali ed economici”. Secondo il commissario del Consiglio d’Europa “l’istruzione ha un posto chiave nell’educazione alla tolleranza” e per questo si definisce contrario alla segregazione etnica nelle scuole con la pratica “due scuole sotto lo stesso tetto”. Inoltre Muižnieks esprime la propria preoccupazione riguardo la situazione dei media e le pressioni subite dai giornalisti incluse le minacce e casi di violenza fisica.

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