Dal rappresentante della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) José-Luis Bazan arriva – all’Incontro del Consiglio d’Europa sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale, che è in corso a Strasburgo – la denuncia del rischio di discriminazione verso le associazioni di matrice religiosa nell’accesso ai fondi, viste a volte come “attori di proselitismo”. Dalla Caritas Europa l’indicazione che occorre garantire nei Paesi dell’Ue “parametri legali” che mettano tutte le associazioni religiose nella possibilità di operare su un piano di parità, a prescindere dall’orientamento religioso maggioritario nel Paese