Terra Santa: direttori scuole cristiane, “Israele non rispetta impegno a versare fondi” dovuti

Nel mese di settembre, i direttori delle scuole cristiane in Terra Santa e il ministero dell’Educazione nazionale di Israele si sono incontrati per discutere di questioni relative al finanziamento delle scuole cristiane. In particolare, secondo quanto riferito in questi giorni dal Patriarcato Latino, “da contratto, lo Stato israeliano dovrebbe versare alle scuole cristiane di Terra Santa un importo pari al 75% di quello versato alle scuole pubbliche”, ma sottolineano le scuole cristiane “lo Stato non rispetta questi impegni. Infatti, oggi, le scuole cristiane ricevono solo il 25% di tale importo”. Il Patriarcato Latino, si legge sul sito, “si augura ricevere l’intero importo e recuperare tutti gli arretrati dall’inizio del contratto”. Altro nodo da sciogliere è quello delle differenti condizioni di lavoro tra gli insegnanti delle scuole pubbliche rispetto a quelli delle scuole cristiane. Questi ultimi, afferma il Patriarcato, “non godono dei medesimi diritti in caso di congedo per malattia”. Inoltre è stato istituito nelle scuole pubbliche un nuovo programma chiamato ‘Horizon’ che amplia l’orario scolastico fino alle 16:00 (gli studenti normalmente terminano alle 14:00). Un programma che il Ministero si rifiuta di applicare alle scuole cristiane per “motivi di costo”. “Frequentare una scuola cristiana in Terra Santa è garanzia di una formazione di eccellenza – sottolinea il Patriarcato – e il Ministero stesso riconosce che le scuole cristiane sono le migliori del paese. In particolare, esse offrono arricchimenti alla formazione che non vengono offerti nelle scuole pubbliche, come l’apprendimento di molte lingue”. Nonostante ciò “l’incontro non ha fatto registrare progressi. Nessuna soluzione è stata trovata”. Pertanto le due parti dovranno tornare a vedersi per regolarizzare la situazione.

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