Salute: Ospedale Bambino Gesù, a Roma “circa l’1% dei piccoli a rischio morte cardiaca improvvisa”

Lo 0,7% dei bambini sottoposti ad esame elettrocardiografico presenta “anomalie che, in molti casi, possono portare a morte cardiaca improvvisa”. È quanto emerge dai controlli effettuati dall’unità operativa di cardiologia e aritmologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù che, con il sostegno della onlus “La stella di Lorenzo”, che dal 2013 porta avanti un’attività di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole per combattere la morte improvvisa, ovvero un decesso che si verifica immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro un’ora dall’insorgenza) o anche in assenza di sintomi. Sono stati circa 9.700 i tracciati elettrocardiografici eseguiti in 15 istituti scolastici sui bambini di età compresa tra i 3 e i 13 anni. “Di questi – si legge in una nota- 3.920, pari al 40.4% degli esaminati, non avevano mai eseguito un elettrocardiogramma in precedenza. Dai controlli effettuati, 658 presentavano delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 589 casi si trattava di anomalie minori (il 6%), mentre per lo 0,7% – corrispondente a un totale di 69 bambini – si riscontravano anomalie maggiori” che possono indurre la morte cardiaca improvvisa. Il progetto “Una questione di cuore”, che nel 2016 si è trasformato in un programma di ricerca, vede ospedale e onlus coinvolti in prima linea verso il raggiungimento di un “comune obiettivo – spiega Fabrizio Drago, responsabile dell’unità operativa di cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù – che è quello di andarci a prendere i pazienti prima che i pazienti arrivino da noi”. In questo modo, aggiunge, “sarà possibile individuare in alcuni bambini, la presenza di anomalie elettrocardiografiche rivelatrici di malattie cardiache a potenziale rischio di sincope e/o morte cardiaca improvvisa. Tale screening permetterà inoltre di rilevare nei bambini anche altre problematiche cardiache di cui i genitori non erano a conoscenza”. Per il 2017-2018, il Bambino Gesù ha già pianificato un’intensa attività di screening: 6 nuovi Istituti scolastici della Capitale, per un totale di circa 3mila cuori da controllare.

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