Ricostruzione post terremoto: mons. Pompili (Rieti), “siamo ancora ai preliminari, mi auguro decisioni operative in tempi brevi”

“Siamo ancora ai preliminari ma mi auguro che in tempi brevi si arrivi a decidere anche sul piano operativo”. Lo afferma monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, in un brevissimo saluto fuori programma al convegno “Ricomporre l’identità. Terremoto, città e beni culturali della Chiesa” in corso alla Pontificia Università Gregoriana, organizzato dalla Facoltà di Storia e beni culturali della Chiesa-Dipartimento dei Beni culturali, con il patrocinio di Mibact, Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della Cei e dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. “La mia terra – dice Pompili – è quella che ha pagato al terremoto il prezzo più alto: 249 vittime e gravi ferite nelle 150 chiese che costellano il territorio”. “Sì, c’è bisogno di pensare la ricostruzione – afferma, ribadendo quanto sostenuto dai precedenti relatori – e di evitare sia il feticismo di chi vorrebbe semplicemente riprodurre l’originale, sia la genialità creativa di qualcuno che tende ad inventarsi qualcosa di nuovo”. “La linea dell’orizzonte della ricostruzione – conclude – non è ancora definita, siamo ancora ai preliminari ma mi auguro che in tempi brevi si arrivi a decidere anche sul piano operativo”.

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