Papa in Bangladesh: autorità, cattolici svolgono “ruolo costruttivo nello sviluppo del Paese”

“I cattolici del Bangladesh, anche se relativamente pochi di numero,cercano di svolgere un ruolo costruttivo nello sviluppo del Paese, specialmente attraverso le loro scuole, le cliniche e i dispensari”. Ne è convinto il Papa, che già dal suo primo discorso pubblico in Bangladesh, durante l’incontro con le autorità, ha apprezzato gli sforzi della piccola comunità cattolica, in un Paese di 160 milioni di abitanti il 98% dei quali è di religione musulmana. “La Chiesa apprezza la libertà, di cui beneficia l’intera nazione, di praticare la propria fede e di realizzare le proprie opere caritative, tra cui quella di offrire ai giovani, che rappresentano il futuro della società, un’educazione di qualità e un esercizio di sani valori etici e umani”, l’elogio del Papa: “Nelle sue scuole la Chiesa cerca di promuovere una cultura dell’incontro che renderà gli studenti capaci di assumersi le proprie responsabilità nella vita della società”. “La grande maggioranza degli studenti e molti degli insegnanti in queste scuole non sono cristiani, ma provengono da altre tradizioni religiose”, ha fatto notare Francesco: “Sono certo che, in accordo con la lettera e lo spirito della Costituzione nazionale, la comunità cattolica continuerà a godere la libertà di portare avanti queste buone opere come espressione del suo impegno per il bene comune”, l’auspicio. Al termine del discorso, il Papa e il presidente dl Bangladesh tornano alla Credentials Hall per la Firma del Libro d’Onore. Quindi, dopo i saluti finali, Francesco si trasferisce in auto alla nunziatura apostolica di Dacca.

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