Disabilità: Uildm aderisce alla mobilitazione “Liberi di fare” per una “vita indipendente”

Anche l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) aderisce a “Liberi di fare”, la mobilitazione che, da oggi al 5 novembre in tante città italiane, riunirà le persone con disabilità per manifestare a gran voce il loro diritto all’autonomia e a una vita indipendente. L’iniziativa è stata promossa dal movimento #liberidifare, una rete di persone nata intorno alle figure di Elena e Maria Chiara Paolini, due sorelle con una disabilità, che hanno indirizzato una lettera al presidente del Consiglio e ai ministri, “denunciando la condizione di abbandono delle persone con disabilità da parte dello Stato e chiedendo lo stanziamento di maggiori fondi per sostenere il diritto di autodeterminarsi e i progetti di vita indipendente, da realizzarsi con l’ausilio di assistenti alla vita personale”.
Uildm in tutta Italia s’impegna a sostenere e concretizzare percorsi di vita indipendente per favorire la realizzazione piena di tutte le persone, allontanandole dall’isolamento e dall’esclusione. “La vita indipendente – commenta Anna Mannara, consigliere nazionale Uildm – è uno strumento imprescindibile per passare da una politica assistenziale ad una politica di autodeterminazione. Garantisce l’autonomia a 360 gradi e permette di gestire quegli atti che una persona che non ha una disabilità non ha bisogno di programmare, per esempio il vestirsi, la propria igiene personale, il preparare da mangiare, il tempo libero, il lavoro, lo studio, senza condizionamenti di sorta. Quando la gestione della persona con disabilità ricade totalmente solo sulla famiglia, anche il modo di vivere viene condizionato e limitato”.

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