Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Nuova minaccia nucleare dalla Corea del Nord. Ue-Africa, summit ad Abidjan

Corea del Nord: “Siamo una potenza nucleare”. Un altro missile verso le acque del Giappone. Oggi Consiglio Onu

La Corea del Nord lancia un nuovo missile intercontinentale e dichiara di essere “uno Stato nucleare”: l’annuncio, ieri attraverso i media nazionali, è avvenuto dopo l’ultimo test di missile balistico, rivendicato come un “successo storico”. Il missile Hwasong-15 sarebbe in grado di raggiungere “tutto il territorio Usa”, ha riferito la tv di Stato. Oggi pomeriggio si riunirà il Consiglio di sicurezza dell’Onu su richiesta di Usa, Giappone e Corea del Sud. Il ministro della Difesa giapponese Itsunori Onodera ha dichiarato che il missile è caduto in mare 250 chilometri a ovest della prefettura di Aomori, la parte più a nord dell’arcipelago, nell’isola dell’Honshu. In risposta al lancio, le autorità militari sudcoreane hanno effettuato un’esercitazione missilistica. Il presidente Usa Donald Trump ha affermato davanti ai giornalisti: “È una minaccia e ce ne occuperemo”. Durante una telefonata con il premier giapponese Abe, i due leader hanno dichiarato che la Corea del Nord ha “compromesso la propria sicurezza” e si è “ulteriormente isolata dalla comunità internazionale”.

Ue-Africa: summit ad Abidjan. Confronto su sviluppo, giovani, povertà, conflitti e migrazioni. “Serve un Piano Marshall”

Si apre oggi ad Abidjan, in Costa d’Avorio, il summit tra Unione africana (Ua) e Unione europea: due giorni per affrontare innumerevoli temi fra cui il futuro dei giovani, lo sviluppo, la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, la sicurezza e, naturalmente, l’urgenza migratoria. Un’ottantina i Paesi rappresentati: nella capitale ivoriana sono giunti capi di Stato e di governo, rappresentanti di Ue e Ua, Onu e altri organismi internazionali. Divergenti le posizioni dei Paesi africani rispetto alla collaborazione con l’Europa e sui temi delicati della risoluzione dei conflitti interni e sulla gestione delle migrazioni. Inoltre sono presenti problemi legati alle divisioni interne nei Paesi, alla fragile democrazia, alla povertà diffusa, ai conflitti etnici e religiosi, alla libertà di espressione. “Questo vertice deve porre il continente africano, stabilmente, in cima alla nostra agenda politica”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in partenza per Abidjan. Occorrono decine di miliardi, ha insistito Tajani per “investimenti, tra pubblici e privati, per la transizione del continente verso una base industriale sostenibile, un’agricoltura moderna, l’accesso alle risorse idriche, infrastrutture efficienti, energie rinnovabili e digitalizzazione”. “Ulteriori sforzi sono inoltre essenziali per sostenere governance, stato di diritto, emancipazione femminile, istruzione”. “Si tratta di mettere in campo un vasto Piano Marshall”.

Italia/1: avanza la legge sul biotestamento. Salvini, “più che una buona morte mi interessa una buona vita”

La legge sul biotestamento potrebbe essere approvata entro fine anno, mentre di fatto salta, almeno per questa legislatura, quella sullo Ius soli. A spingere il provvedimento sul biotestamento il patto tra Partito democratico e centristi con Maurizio Lupi (Ap) che però parla “di libertà di coscienza”. Il provvedimento otterrebbe l’appoggio del M5S e di altri settori del Parlamento. Ma il dibattito, tra ieri e oggi, si sposta su alcune dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini. “Più che di una buona morte – ha detto – mi interessa occuparmi di una buona vita”. Immediata la replica di Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd: “Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e, anche se è contro la legge, si esprima con rispetto”.

Italia/2: manovra passa in commissione Bilancio al Senato. Bonus bebè dimezzato dal 2019

Un fondo per i risparmiatori delle banche in crisi e un bonus bebè “alleggerito” (sostanzialmente dimezzato) a partire dal 2019. Sono due delle novità approvate dalla commissione Bilancio del Senato, che ha concluso il lavoro sul testo dando mandato al relatore per l’Aula, convocata per questa mattina. La dotazione del Fondo per le banche viene confermata di 50 milioni per il 2018-2019. Numerose le modifiche apportate nel rush finale, compreso l’arrivo di un commissario straordinario per completare i preparativi per le Universiadi del 2019 ospitate a Napoli. Approvata anche la nascita, osteggiata dagli ambientalisti, del Parco unico del Delta del Po. Tra le misure, il rifinanziamento, per 4 milioni, in favore degli italiani all’estero e un fondo, da 1 milione l’anno, per gli archivi storici di partiti politici e sindacati.

Cronaca: parà dell’Aeronautica muore per un violento impatto al suolo. Aperta un’indagine

Un parà dell’Aeronautica militare è morto ieri pomeriggio durante un’attività addestrativa a Guidonia, vicino a Roma: il sergente maggiore Mirko Rossi, di 41 anni, è deceduto dopo l’impatto al suolo dopo essersi lanciato con il paracadute. Rossi, in forza al 17° Stormo, gli incursori dell’Aeronautica, era impegnato in una “attività addestrativa di lancio con paracadute pre-pianificata che si stava svolgendo presso l’aeroporto militare di Guidonia”. Per cause ancora in corso di accertamento, forse un malfunzionamento del paracadute, il sottufficiale si è schiantato a terra. Subito soccorso dal personale medico presente nella base, Rossi è morto al policlinico Gemelli di Roma, dove è stato trasportato da un elicottero del 118. L’Aeronautica militare “ha attivato le procedure per accertare le cause dell’incidente”. Cordoglio è stato espresso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti e dal capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

Ungheria: lettera alla Commissione, “bloccare fondi all’Ungheria se non rispetta le libertà democratiche”

Alcune personalità dello scacchiere geopolitico europeo hanno chiesto a Bruxelles di tagliare i finanziamenti all’Ungheria. Lo rivela una lettera ottenuta in esclusiva dall’emittente europea Euronews. La lettera – datata 23 novembre – è stata firmata da Hans Eichel, ex ministro delle Finanze tedesco, e da tre ex commissari Ue: Pascal Lamy, Franz Fischler e Yannis Paleokrassas. Nel documento, indirizzato al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, si afferma che i flussi di denaro verso Budapest dovrebbero essere interrotti fino a quando “le libertà democratiche fondamentali non verranno ripristinate” e la corruzione “contrastata”. Vi si legge, inoltre, che nel Paese magiaro c’è poca libertà di stampa, che le università hanno perso la loro indipendenza e che le principali istituzioni pubbliche sono state commissariate de facto dal partito al potere, Fidesz. Secondo la Commissione europea, l’Ungheria ha ricevuto 5,63 miliardi di euro in finanziamenti nel 2015.

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