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Francia: quattro reportage tv sul dialogo tra religioni in Normandia. “Si è intensificato dopo gli attentati e l’assassinio di padre Hamel”

Il dialogo tra le religioni in Normandia “si è intensificato proprio dopo gli attentati e l’assassinio di padre Jacques Hamel” e a Rouen “le religioni monoteiste coesistono serenamente”. Lì si è recata una troupe dell’emittente France 3 Normadie per quattro reportage che saranno trasmessi una volta al mese a partire da mercoledì 6 dicembre, e che avranno come tema “vivere la fede in Normandia”. Terra tradizionalmente cattolica, nei tempi più recenti ha visto svilupparsi e diventare visibili altre religioni. Nel Paese che ha fatto della laicità una delle sue peculiarità, si ricomincia a indagare la fede: “che cosa spinge a credere? come coesistono le religioni?”. Si vorrebbe inoltre indagare “l’avventura intima ma anche collettiva” che è l’adesione a un credo religioso. Erwan de Miniac et Angèle de Vecchi, i giornalisti della troupe “Inchieste dalle regioni” di France 3, incontreranno persone che credono e che racconteranno la loro fede, visiteranno luoghi fortemente significativi: la cattedrale di Rouen, la moschea El Kaouthar, il tempio induista a Saint-Etienne-du-Rouvray e la sinagoga, ma anche la basilica di Lisieux, dove santa Teresa attira pellegrini da tutto il mondo. Saranno intervistati tra gli altri l’arcivescovo Dominique Lebrun, l’imam Bachar El Sayadi, il presidente della comunità ebraica Marc Benhaïm, il fondatore del tempio indu William Deligny e un ateo convinto, Pierre Louvart.

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